lunedì 17 dicembre 2012


Genitori si nasce o si diventa?

Subito dopo il parto ecco che ricompaiono i primi dubbi che erano presenti durante il periodo della gravidanza. Il più importante che inizia a prevalere sugli altri è: sarò in grado di essere genitore e prendermi cura di mio figlio/a?

Fin da quando è piccolo il bambino, per crescere e svilupparsi in modo equilibrato ha bisogno di guide amorevoli e autorevoli. Tutto ciò che il genitore deve fare è quello di assecondare i bisogni e le esigenze del bambino, naturalmente non bisogna ostacolare o impedire un dato comportamento, bisogna seguire semplicemente la naturale predisposizione alla cura. Spontaneamente le abilità emergono solo seguendo il puro istinto materno o paterno.

"Essere mamma e papà è quindi un ruolo che non si può insegnare poiché appartiene in modo naturale ad ogni essere umano."

Ciò che invece si deve apprendere è la capacità di entrare in empatia con la piccola vita che ci troviamo di fronte: solo in questo modo è possibile essere genitori autentici, 
"ossia generatori di vita sia fisica che psichica, guide attente ma gentili, custodi di un amore incondizionato e puro."

Ma come possiamo entrare in empatia con un bambino spesso visto come un essere indifeso e incomprensibile agli adulti?

"Ogni genitore prima, durante e dopo la nascita del proprio bimbo deve immedesimarsi in lui, deve mettersi nei suoi panni, deve riuscire ad osservarlo, a comprenderlo e ad amarlo in modo assoluto ed autentico."

Solo in questo modo va a costruirsi quel rapporto fondamentale e autentico tra il bambino e i genitori, il quale permane per tutto l'arco di vita. Il bambino si sente compreso, sostenuto, aiutato, sente sempre la presenza dell'adulto che rimane costante in ogni atto critico della sua vita. Si definiscono sentimenti di tranquillità e sicurezza.

Legame critico e fondamentale è quello con la madre subito dopo il parto: questo deve essere immediato,prolungato e non ostacolato in nessun modo. Primo contatto è attraverso l'allattamento al seno.

E' necessari seguire e soddisfare i bisogni del bambino, sempre rispettandone la sua natura e mai sostituendosi a lui; se viene a mancare ciò manca tutta la base solida su cui il bambino perde se stesso e la propria visone di sè e del mondo.
Spesso io genitori tendono a sopravvalutare e non considerare il bambino e le sue capacità, infatti la cultura occidentale tende a definire il genitore come un maestro di vita che deve farsi rispettare: l’attenzione viene spostata sull'adulto e non sul bambino.

(www.miobambino.it/articolo)

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